Le nuove Tabelle delle Malattie Professionali, approvate con il D.M. del 9.4.2008, non hanno apportato sostanziali variazioni per gli addetti al settore del legno rispetto alle precedenti del 1994. Allo stato risultano specificamente tabellate: l’asma bronchiale (voce 51), per le conseguenze dirette causate da polveri di legno, le malattie neoplastiche causate da polveri di legno duro (voce 67), ovvero i tumori delle cavità nasali e dei seni nasali, l’ipoacusia da rumore (voce 75), da lavorazione meccanica del legno con impiego di seghe circolari, a nastro, piallatrici e toupies.

 

Anche per questi lavoratori, in ragione della mansione svolta e dei rischi cui la stessa li espone, possono essere riconosciute come tabellate altre forme morbose ascrivibili a voci quali la 76, malattie causate da vibrazioni meccaniche trasmesse al sistema mano braccio, la 77, ernia discale lombare, la 78, malattie da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore laddove, comunque, la lavorazione di riferimento venga ad essere svolta in “modo non occasionale”, così come esplicitamente indicato in tabella.

L’esame dei dati INAIL relativi al quinquennio 2005-2009, cumulato per motivi di consistenza e significatività statistica, consente di rilevare che nel settore, su 1.678 malattie denunciate, quasi il 70% è rappresentato dalle ipoacusie da rumore (37%) e dalle patologie che interessano l’apparato muscolo-scheletrico (32%), seguite dalle neuropatie, compresa la sindrome del tunnel carpale (8%), dalle malattie dell’apparato respiratorio (8%), dalle forme neoplastiche (4%) e dalle patologie cutanee (2%).

 

Di queste ne sono state accolte dall’INAIL, quali malattie di origine professionale, il 51%, tenendo conto che la percentuale maggiore di riconoscimenti si è registrata tra le ipoacusie (61%) e le neuropatie (58%).

Fonte: INAIL